“Quando un uomo spavaldo e impulsivo si innamora perdutamente di una poliziotta, l’amore diventa una poesia autentica e appassionata.”
Cosa succede quando un uomo un po’ spavaldo e impulsivo, che si definisce una testa calda e che rifugge l’amore da tutta la vita perde la testa per una carismatica e bellissima poliziotta?
È quello che ci racconta Alessia Piemonte con Non è il solito romanticismo, romanzo edito da Il giardino della cultura che, tra prosa e poesia, ci trasporta in una relazione sentimentale anticonformista e fuori dagli schemi, in cui il passionale ed esuberante protagonista dà sfogo dei suoi istinti più ancestrali per parlarci dell’amore come lo intende lui: via “fronzoli e simposi” dell’immaginario collettivo, e benvenuto a un sentimento “fatto di mani, di occhi, di quegli sguardi che possono farsi carne”.
Non ci sono mezze misure nel mondo interiore del nostro protagonista, Luca Gaudino, giornalista di cronaca nera originario di Napoli, che nel momento in cui posa lo sguardo sulla poliziotta Sara Orlando si accende di passione lasciandosi trasportare in un impeto di desiderio che lo porta a mettere nero su bianco tutto ciò che prova in un’antologia di poesie d’amore dedicate alla sua nuova musa.
Ogni bacio, ogni sguardo, ogni palpito viene come immortalato nei versi di Luca, che sono forti, crudi, reali, lontani dall’ipocrisia della morale corrente e senza vergogna.
Oltre alla caratterizzazione senza ombra di dubbio originale del personaggio di Luca, l’aspetto più interessante di Non è il solito romanticismo va ricercato nella premessa stessa del romanzo: l’autrice Alessia Piemonte scrive la storia in prima persona, ma lo fa calandosi nei panni e nella psiche di una persona del gender opposto.
Come reagirebbe un uomo passionale e sincero in maniera disarmante, impulsivo e un po’ rude di fronte a una donna che scombussola il suo intero mondo? Ed è così che una storia d’amore all’apparenza semplice si carica di spunti nuovi e interessanti che regalano alla narrazione un tocco inedito.