“Un romanzo fantasy che ci trasporta in un mondo pseudo-medievale pieno di principi, principesse, pericoli, magia e lotta contro gli stereotipi.”
Dopo la trilogia di Era un sogno, Giada Fiordaliso torna ad affacciarsi alla letteratura fantasy con un nuovo romanzo Il regno di Daimhul, pubblicato dalla casa editrice Il Giardino della Cultura per la collana Frammenti di stelle.
L’autrice ci trasporta in un contesto pseudo medievale, fatto di principi e principesse, di balli, matrimoni combinati, ma anche di pericoli, regni corrotti dalle tenebre, magie, incantesimi e creature sovrannaturali.
Sopra ogni cosa, però, Il regno di Daimhul è un romanzo che parla di scelte e di cambiamenti. Il cammino delle sorelle di stirpe regale Rainbow e Ulah e l’incontro/scontro con Dark ed Enar saranno i motori che le spingeranno a raggiungere una rinnovata consapevolezza del proprio posto nella società e a sviluppare una nuova visione più stratificata e tridimensionale del mondo di cui fanno parte.
L’incontro di due realtà diametralmente opposte come quelle di Rainbow e Dark non solo offrirà alla prima una nuova prospettiva più empatica e tollerante sul prossimo, ma scatenerà un effetto domino che la porterà a lavorare su se stessa e abbattere quei limiti di una visione del mondo fin troppo tradizionalista.
Rainbow scoprirà una prospettiva ben diversa da quella che la sua educazione le aveva imposto e che il vero amore è ben diverso da quello dei matrimoni combinati. Scoprirà di poter avere potere decisionale, di non dover essere relegata per forza nei ruoli a lei imposti, ma di poter essere una donna forte e indipendente capace di grande risolutezza e spirito d’iniziativa anche nelle situazioni più difficili.
Avventura, amore, femminismo e abbattimento degli stereotipi sono i temi cardine de Il regno di Daimhul, che nel finale lascia il lettore avido di scoprire cosa riserverà il futuro agli impavidi protagonisti.