“Una lettura che ti aiuterà a trovare la serenità, l’armonia e la connessione con il mondo che ti circonda.”
Avvicinatasi al mondo della meditazione dopo una difficile esperienza personale fatta di angoscia, senso di disagio e problemi di origine alimentare, l’autrice Laura Botti mette nero su bianco gli insegnamenti e le lezioni impartitele dai Guru Spirituali che l’hanno accompagnata nel suo percorso di crescita interiore ed emotiva nel libro Gli uomini sono fatti di zucchero, della Collana Voci dal cuore edita da Il giardino della cultura.
Nel suo scritto, Laura Botti ci introduce ai principi della meditazione, descrivendo lo stupore che ha provato nel momento in cui ha imparato a guardare il mondo con nuovi occhi e una rinnovata consapevolezza: il sole, la luna, la natura, gli odori e i colori della Terra, l’arte, la musica e i rumori sono sempre stati lì, ma solo ora sembra accorgersi davvero della loro imponente presenza e, soprattutto, della loro bellezza.
L’autrice, che da quando si è avvicinata alla meditazione non dà più nulla per scontato, è grata di tutto ciò che la circonda, e trova nelle piccole gioie, in una passeggiata sotto il cielo stellato o nel battito d’ali di una farfalla, una ragione per essere felice, serena, per sentirsi al sicuro.
Tra una citazione e l’altra degli Spiriti Evoluti e dei Guru Spirituali, l’autrice si domanda quando e perché tutti noi abbiamo smesso di meravigliarci di fronte alla bellezza che ci circonda ogni giorno e abbiamo assunto, invece, uno sguardo disincantato nei confronti della vita.
La risposta la trova nel malessere causato dal nostro spropositato Ego, che ci spinge a desiderare sempre di più, ma non ci rende mai pienamente soddisfatti. Il senso di vuoto al quale ci abbandoniamo ci fa sentire malinconici e ci rende apatici e distaccati rispetto al resto del Mondo.
Ed è a quel punto che la meditazione può fare davvero la differenza: allontanandoci da tutto ciò che è futile e materiale e aprendoci alla condivisione piuttosto che all’individualismo, possiamo entrare in armonia con tutto il Creato, percepirne l’amore e andare alla ricerca del nostro vero sé interiore.
Da quel momento in poi – spiega Laura Botti – non ci sentiremo più isolati, ma saremo pervasi da una gioia infinita e potremo vedere oltre il buio il primo barlume di luce.