Personalità oggi poco conosciuta in Italia, Roberto Assagioli è stato un grande psicoterapeuta italiano, ai suoi tempi celebre anche all’estero. Uomo di molteplici interessi e di immensa cultura, psichiatra e teosofo, umanista e poliglotta, primo conoscitore e allievo italiano della psicoanalisi di Freud, compagno dei giovani intellettuali delle giubbe rosse e infine fondatore della Psicosintesi, la prima scuola originale di psicologia in Italia. Amico di Jung e Papini, in rapporto epistolare con i massimi filosofi e scienziati dell’epoca, come Keyserling, Buber, Einstein e tanti altri, ebbe il merito di saper coniugare il metodo scientifico occidentale alla visione spirituale dell’oriente.
Sergio Guarino, dal 2020 Presidente dell’Istituto fondato da Assagioli, ha voluto con questo libro ricordarlo a 50 anni dalla sua morte intrecciando la narrazione della vita di questo fondamentale studioso della psiche al racconto della ricerca di una biografia scomparsa, che lo psichiatra veneziano aveva iniziato a dettare ad un medico americano. Ne è nato un romanzo che sa alternare riflessioni filosofiche a episodi avventurosi, il lavoro interiore di autosservazione a incontri con personaggi straordinari, il tutto nella cornice del racconto della vita di Assagioli, una esistenza vissuta all’insegna dell’impegno e dell’ispirazione, e dedicata al bene dell’Uomo.
